Presidente della Confederazione Enrico Celio (ENRICO CELIO presidente della Confederazione per il 1943) (0124-3)

  • tedesco
  • 1943-01-01
  • Dauer: 00:04:57

Beschreibung

Comunicato:
[Nessun riassunto del contributo nel comunicato]

Commento:
Enrico Celio è nato nell'alta Leventina, ad Ambrì di Quinto il 19 giugno 1889. Vicino alla sua casa natia sorge la vecchia casa della famiglia Celio che è, da secoli, patrizia leventinese. Colui che un giorno sarebbe diventato presidente della Confederazione svizzera seguì dapprima le scuole elementari del suo paese. Poi, com'è fatale per tutti i figli della montagna, egli dovette abbandonare ancora fanciullo la casa paterna per proseguire i suoi studi dapprima nel collegio salesiano di Balerna, indi presso l'Istituto Leone XIII in Milano; ed infine nel collegio dei padri benedettini in Einsiedeln, dove fu condiscepolo dell'uscente Presidente della Confederazione. Appassionato di filosofia e di letteratura, egli studiò queste discipline e più tardi anche la giurisprudenza all’Università di Friborgo. Venne chiamato alla redazione del giornale “Popolo e Liberta”, di cui, dopo due anni, assunse la direzione, prima a Lugano, poi a Bellinzona. L'influenza di Giuseppe Motta su di lui fu sempre decisiva. Passato anche al campo della giurisprudenza, meglio rispondente alle esigenze della vita pubblica, l'on. Celio apre a Biasca uno studio di avvocatura e notariato e da quel momento la sua intensa attività si alterna fra la pratica professionale, il Gran Consiglio ticinese ed il Consiglio nazionale. Nel 1932 è Presidente del Gran Consiglio ed alla morte di Giuseppe Cattori, succede allo scomparso come consigliere di Stato e direttore dei Dipartimenti della Pubblica Educazione e di polizia. Nel 1940 Enrico Celio succede in seno al Consiglio Federale al grande statista Giuseppe Motta. Capo del Dipartimento delle poste e delle ferrovie l'on. Celio si è adoperato con ardore e con successo a salvar il turismo svizzero dalla gravissima crisi che lo ha investito. Scevro di burocratismo egli esamina i problemi sul posto, che si tratti dei centri turistici dei Grigioni, del progetto di canale transelvetico o di riunioni od esposizioni che trattano delle più delicate questioni del momento. Ultimamente l'on. Celio ha portato davanti alle Camere il progetto di riforma costituzionale per la regolamentazione del traffico, onde evitare nel dopoguerra una concorrenza sfrenata fra i diversi modi di trasporto e si accinge a sottomettere alle camere un progetto per il risanamento delle SFF. Problemi tutti d'importanza capitale per assicurare alla Svizzera quel primato di cui essa ha potuto sinora vantarsi nel campo dell'industria turistica e dei trasporti. Nel suo ufficio il Presidente della Confederazione dichiara al Cine Giornale Svizzero.

Communiqué_0124.pdf
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