Giro della Svizzera 1962 (1023-5)

Comunicato:
Le tre ultime tappe conducono i girini da Thun, attraverso Bellinzona e Vaduz, a Zurigo, dove il tedesco Hans Junkermann viene consacrato vincitore della 26esima.edizione.

Commento:
Quinta tappa del Giro della Svizzera: in 208 km da Thun a Bellinzona si dovranno valicare tre colli con 2860 metri di dislivello. / Junkermann beneficia di un vantaggio di un minuto. / Tre svizzeri vogliono mettersi in luce durante la tappa! / Kurt Gimmi, Erwin Lutz, e Freddy Rüegg. / In salita il gruppo perde quattro minuti e mezzo. / I nostri tre corridori si secondano ammirevolmente, / e le pareti nevose non bastano ad impressionarli. / Rüegg vince il premio della montagna con 6 secondi di vantaggio. / Al ghiacciaio del Rodano, Rüegg e Gimmi sono assieme. / Lutz non è però lontano. / Sul Furka, Gimmi è in testa. / Koblet e Kübler oggi non faticano come ai tempi d’oro. / I tre elvetici vengono ripresi sul Gottardo e Junkermann comanda la corsa. / Il tedesco passa primo alla vetta. All’arrivo mancano ancora 74 km. / Graf cade in discesa ma riprende coraggiosamente. / Il pubblico attende il suo Moresi: purtroppo Attilio, dopo le brillanti prestazioni delle prime tappe, è in ritardo. / A Bellinzona, Rolf Graf soccombe davanti al belga Daemet. / La maggiore difficoltà della sesta tappa, che in 184 km conduce a Vaduz, è il colle del Lucomagno. / Ancora una volta Junkermann è il più forte in salita. Vince definitivamente il Gran Premio della Montagna. / Nella prima parte dei Grigioni, il gruppo resta tranquillo. / Dopo Coira, quattro corridori evadono. / E a Vaduz, capitale del Liechtenstein, ha la meglio l’italiano Mele. / La tappa conclusiva con meta Zurigo è una marcia trionfale per Junkermann. / I concorrenti hanno concluso una tacita tregua. / Anche le ferrovie federali sono d’accordo. / Solo tre temerari violano il patto: lo svizzero Da Rugna, / l’olandese Van der Klundert, / e il tedesco Kemper. / A Oerlikon, quest’ultimo batte Da Rugna. / Il vincitore del 26esimo Giro della Svizzera è Hans Junkermann. /

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