L'annata della protezione della natura (1441-1)
- italiano
- 1971-01-08
- Durata: 00:06:57
Descrizione
Comunicato:
Ed ora che si fa? Invasione del cemento armato e diminuzione della superficie verde - Giardinieri del paesaggio - Inquinamento dell’atmosfera e rimedi possibili - Inquinamento delle acque e mancanza di coordinazione tra i cantoni - Valanghe di carta e sfruttamento insensato della natura - Cause: eccesso di popolazione e politica di struzzi - Come può collaborare ogni singolo cittadino alla conservazione del nostro ambiente naturale?
Commento:
Per un anno intero, immagini come queste hanno attirato la nostra attenzione sull’urgente necessità di tutelare l'ambiente naturale. Nulla dovrebbe impedirci di mantenere intatte le bellezze naturali che ancora lo sono. I cimiteri d'automobili non sono il peggio. Ben più grave è la continua diminuzione degli spazi verdi. Soprattutto nelle zone in cui sorgono casette come queste. I risultati di un tale comportamento si manifestano in particolare lungo le rive dei nostri laghi. Un giorno forse, i nostri contadini finiranno per far da guardiani alle vestigia del paesaggio svizzero per conto dell'Ufficio nazionale del turismo. Le auto ferme sono più numerose di quelle che corrono: orbene, un veicolo fermo col motore acceso appesta 10 volte di più l'atmosfera. L'aria inquinata genera disturbi respiratori: in molti centri s’è reso necessario aprire centri di respirazione come questa a Vienna. Da troppo tempo i corsi d'acqua sono utilizzati come immondezza. L'agricoltura è responsabile per un buon terzo dell’inquinamento delle nostre acque. Ma, si sa, la terra non rende se non concimata. Troppo spesso, accidentalmente o per incuria, la nafta finisce nelle nostre acque. Satura morta.... con pesci morti! Un quadretto ormai abituale, ma che evoca una ben triste realtà. I prodotti chimici che fanno crescere frutta e verdura, quelli che rendono il bucato bianchissimo, sono mortali per i pesci. Produrre sempre di più: questa è la parola d'ordine! In altri termini, continuare a sfruttare la natura che finora s'è vendicata soltanto in rare occasioni. "Offerto gratuitamente a ogni famiglia". Gratuitamente? In realtà, la contropartita la pagheranno i nostri figli. Le riserve naturali non sono inesauribili. Già oggi, il consumo annuo di carta è in Svizzera di 144 chili per persona. L'uomo continua a ritenersi onnipossente o in grado di risolvere tutti i problemi. Però, il suo spazio vitale si rimpicciolisce e se l’aumento demografico continuerà col ritmo attuale, fra 600 anni ogni abitante della Terra disporrà di appena un metro quadrato. II rapporto popolazione-metro dimostra appunto come rapidamente si moltiplichi la popolazione mondiale, tre quarti della quale sono denutriti. Alla F.A.O., Papa Paolo VI si è espresso contro il controllo delle nascite, ma ha lanciato un appello per maggiori razioni di pane nel mondo. Da noi, l'incremento della popolazione solleva anche problemi d'alloggio. Fra poco, saremo forse razionati anche in altri settori. Zurigo disponeva già nel 1940 di un impianto di depurazione delle acque. Ma a che servi una tale realizzazione quando gli altri cantoni seguirono l'esempio soltanto 50' anni dopo? Nel 1970, ha cominciato a funzionare a Hergiswil il primo impianto per depurare le acque del Lago dei 4 cantoni. Situazione analoga sul Lemano. A che vale organizzare la raccolta dei rifiuti quando nel Vallese si continua a gettare nel Rodano bottiglie di plastica e altro. Come si comporta il singolo di fronte a questo problema? Sarebbe diverso se l'opinione pubblica esercitasse pressioni sull’autorità in modo che si creino legislazioni nazionali e internazionali e s'introducano i necessari controlli. Per il momento, pare vi sia un certo scetticismo. Da questo a pretendere che nemmeno un cane si preoccupa della salvaguardia della natura ci sembra per fortuna esagerato. È giunto il momento di svegliarsi.
Communiqué_1441.pdf
Ed ora che si fa? Invasione del cemento armato e diminuzione della superficie verde - Giardinieri del paesaggio - Inquinamento dell’atmosfera e rimedi possibili - Inquinamento delle acque e mancanza di coordinazione tra i cantoni - Valanghe di carta e sfruttamento insensato della natura - Cause: eccesso di popolazione e politica di struzzi - Come può collaborare ogni singolo cittadino alla conservazione del nostro ambiente naturale?
Commento:
Per un anno intero, immagini come queste hanno attirato la nostra attenzione sull’urgente necessità di tutelare l'ambiente naturale. Nulla dovrebbe impedirci di mantenere intatte le bellezze naturali che ancora lo sono. I cimiteri d'automobili non sono il peggio. Ben più grave è la continua diminuzione degli spazi verdi. Soprattutto nelle zone in cui sorgono casette come queste. I risultati di un tale comportamento si manifestano in particolare lungo le rive dei nostri laghi. Un giorno forse, i nostri contadini finiranno per far da guardiani alle vestigia del paesaggio svizzero per conto dell'Ufficio nazionale del turismo. Le auto ferme sono più numerose di quelle che corrono: orbene, un veicolo fermo col motore acceso appesta 10 volte di più l'atmosfera. L'aria inquinata genera disturbi respiratori: in molti centri s’è reso necessario aprire centri di respirazione come questa a Vienna. Da troppo tempo i corsi d'acqua sono utilizzati come immondezza. L'agricoltura è responsabile per un buon terzo dell’inquinamento delle nostre acque. Ma, si sa, la terra non rende se non concimata. Troppo spesso, accidentalmente o per incuria, la nafta finisce nelle nostre acque. Satura morta.... con pesci morti! Un quadretto ormai abituale, ma che evoca una ben triste realtà. I prodotti chimici che fanno crescere frutta e verdura, quelli che rendono il bucato bianchissimo, sono mortali per i pesci. Produrre sempre di più: questa è la parola d'ordine! In altri termini, continuare a sfruttare la natura che finora s'è vendicata soltanto in rare occasioni. "Offerto gratuitamente a ogni famiglia". Gratuitamente? In realtà, la contropartita la pagheranno i nostri figli. Le riserve naturali non sono inesauribili. Già oggi, il consumo annuo di carta è in Svizzera di 144 chili per persona. L'uomo continua a ritenersi onnipossente o in grado di risolvere tutti i problemi. Però, il suo spazio vitale si rimpicciolisce e se l’aumento demografico continuerà col ritmo attuale, fra 600 anni ogni abitante della Terra disporrà di appena un metro quadrato. II rapporto popolazione-metro dimostra appunto come rapidamente si moltiplichi la popolazione mondiale, tre quarti della quale sono denutriti. Alla F.A.O., Papa Paolo VI si è espresso contro il controllo delle nascite, ma ha lanciato un appello per maggiori razioni di pane nel mondo. Da noi, l'incremento della popolazione solleva anche problemi d'alloggio. Fra poco, saremo forse razionati anche in altri settori. Zurigo disponeva già nel 1940 di un impianto di depurazione delle acque. Ma a che servi una tale realizzazione quando gli altri cantoni seguirono l'esempio soltanto 50' anni dopo? Nel 1970, ha cominciato a funzionare a Hergiswil il primo impianto per depurare le acque del Lago dei 4 cantoni. Situazione analoga sul Lemano. A che vale organizzare la raccolta dei rifiuti quando nel Vallese si continua a gettare nel Rodano bottiglie di plastica e altro. Come si comporta il singolo di fronte a questo problema? Sarebbe diverso se l'opinione pubblica esercitasse pressioni sull’autorità in modo che si creino legislazioni nazionali e internazionali e s'introducano i necessari controlli. Per il momento, pare vi sia un certo scetticismo. Da questo a pretendere che nemmeno un cane si preoccupa della salvaguardia della natura ci sembra per fortuna esagerato. È giunto il momento di svegliarsi.
Communiqué_1441.pdf
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