Treno postale 15102 (1620-1)

  • italiano
  • 1974-08-23
  • Durata: 00:05:15

Descrizione

Comunicato:
Che le PTT hanno da lottare con gravi problemi, per quanto riguarda sia le finanze che il personale, è cosa che più o meno si sa; però il pubblico, che pure della posta ha bisogno, non sente volentieri che si parli di questi suoi problemi. E tuttavia come non riconoscere, obiettivamente parlando, che la posta continua a funzionare in modo relativamente rapido e tale da dare ogni affidamento! Il nostro reportage illustra come si lavori intensamente per la semplice cernita delle lettere. Si comincia con una prima cernita già nell'ufficio postale della Sihl a Zurigo; poi i sacchi della corrispondenza e i pacchi sono caricati sul treno postale 15102 che parte verso mezzanotte e che arriva alle 6.30 a Ginevra. E beninteso anche sul treno si continua a lavorare febbrilmente per lo smistamento di lettere e pacchi.

Commento:
La Posta: un eccellente tema di conversazione, dato che ognuno la utilizza, e che tutti, in una forma o nell'altra, dipendono dalla Posta. Se la Posta funziona bene, non se ne parla; appena v'è un ritardo, o una lettera va perduta, sono guai! // Criticare è facile, ma quanti si preoccupano di sapere cosa occorre (programmi, personale, denaro) perché una lettera giunga regolarmente da Zurigo a Ginevra? Tutti siamo sorpresi quando la posta è costretta ad aumentare le tariffe, ma soltanto pochi sanno qualcosa di preciso sul suo complicato funzionamento. // Ufficio postale della Sihl, a Zurigo, alle 22. Di pausa non se ne parla: bisogna lavorare. A 1 milione e 200'000 ammonta il quantitativo giornaliero di lettere e a 100’000 quello di pacchi. La cernita delle lettere va fatta a mano poiché di macchine atte a sostituire l'uomo in questo lavoro, finora, non ve ne sono. // Il personale è altresì necessario, e particolarmente robusto, per caricare e scaricare i sacchi. Occorrono poi impianti costosi per caricare con tranquillità e in modo razionale i treni postali. // Alle ventuno, il personale del postale 15102 Zurigo-Ginevra inizia il servizio. Si procede ai primi preparativi per il carico della posta. Poco prima della partenza, arrivano le ultime edizioni dei giornali. Verso mezzanotte, è finalmente il momento della chiusura. Ora il treno deve partire affinché la lettera impostata a Coira alle 18 sia a Ginevra alle 8 del mattino. // Il treno postale notturno si compone di diversi carri merci e furgoni per i pacchi. In più, due furgoni postali propriamente detti: uno per la città et il Cantone di Ginevra, l'altro per il resto della Svizzera francese.// Il treno postale ha perduto un po’ del suo romanticismo: non comprende più le carrozze per i viaggiatori che rincasano tardi, non si ferma più ad ogni stazione. Tra Zurigo e Ginevra, le fermate sono appena cinque; la distribuzione ulteriore avviene mediante autocarri. // In media, 7 uomini sono adibiti su questo treno allo smistamento della posta. In totale, le P.T.T. dispongono di un personale ambulante di 700 persone. Si tratta di un lavoro assai ricercato, poiché si svolge in modo relativamente autonomo e senza sorveglianza. Il compito è uno solo: la cernita della posta che va fatta a tempo, né più né meno. // La fermata a Friburgo è breve. Pur trattandosi sempre di una corsa a cronometro, nessuno perde la calma. Una cosa è certa: all'arrivo a Losanna, lettere e pacchi-espresso per i Cantoni di Vaud e Vallese saranno pronti, scrupolosamente scelti e legati. // Tra Losanna e Ginevra si assiste allo “sprint” finale: è stata caricata a Losanna la posta proveniente dalla Francia con l'aggiunta di molti giornali. Il tutto, che sia poco o molto, dev'essere preparato esattamente in 54 minuti. E proprio in circostanze come questa che lo spirito di corpo si rivela importante. // Le P.T.T. sborsano annualmente alle F.F.S. 50 milioni di franchi d'indennità per i trasporti postali. E, all'anno, il totale dei trasporti postali ammonta a un miliardo di lettere e altrettanti giornali. // Le P.T.T. devono pagare, soltanto per il servizio lettere e pacchi, a oltre 30'000 impiegati, salari atti a sostenere la concorrenza. Costano qualcosa, sì, ma soltanto i piccioni viaggiatori sarebbero a miglior mercato.//

Communiqué_1620.pdf
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